Backstage talks

Backstage Talks è una rivista indipendente prodotta dallo studio di design Milk (Slovacchia) che ruota intorno a dialoghi informali ma approfonditi su design e business.
Scrivono i suoi editori: le nostre decisioni modellano e influenzano questo mondo complesso: per avere la possibilità di prendere quelle giuste, dobbiamo parlare.

Dimensioni: 27x20 cm
Numero di pagine: 158
Lingua: inglese

ISSUE 5
La vita può facilmente sembrare troppo veloce o troppo lenta. Ma come trovare il ritmo giusto? Abbiamo cercato risposte con alcuni dei migliori creativi, ricercatori e strateghi del mondo.
In questo numero trovi 5 saggi su lavoro, tempo e ritmo. Abbiamo fatto a 9 delle persone di cui ammiriamo il lavoro 3 domande su come gestiscono il loro tempo. E nella sezione "La gemma nascosta" - Una galleria di opere di uno dei più importanti architetti slovacchi, Vladimír Dedecek.
Più 12 interviste long form:
Con l'illustratore Jean Jullien sulla costruzione di una carriera nel settore ossessionato dalle novità.
Con il partner di Pentagram New York Eddie Opara sul perché il design riguarda la creazione di sistemi, non la risoluzione dei problemi.
Con la designer Suzy Tuxen sulla falsa economia della cultura degli straordinari.
Con Rory Sutherland, vicepresidente di Ogilvy UK, sul motivo per cui non dovremmo presumere che le persone agiscano in modo razionale.
Con Marina Willer - designer, regista e partner di Pentagram London - per darci la possibilità di apprezzare le piccole cose e aiutare gli altri a riflettere sulla vita attraverso il nostro lavoro.
Con Jenni Rommaniuk, che ha trascorso decenni a ricercare ciò che rende un marchio di successo: "Se non hai metriche, come dovrebbe crederti qualcuno?"
Con Francesco Franchi sul futuro della carta stampata, la sensazione di leggere un giornale e come la carta stampata sia diventata uno status symbol.
Con il ricercatore di Game UX Graham McAllister su come i giochi con budget elevato si bloccano per mancanza di feedback durante lo sviluppo, team disallineati e, semplicemente, noiosi.
Con Lance Wyman, che ha rivoluzionato l'uso dei simboli con la sua leggendaria identità per le Olimpiadi del 1968 in Messico, abbiamo parlato della comprensione delle diverse culture e del perché non ha intenzione di ritirarsi presto.
Con Lou Downe, sulla riparazione di servizi governativi mal progettati - il più grande costo non necessario per i contribuenti del Regno Unito.
Con ReD Associates sul porre le domande giuste e condurre una rigorosa ricerca etnografica per aiutare le aziende a orientare la propria strategia in tempi mutevoli e difficili.
Con Gail Bichler nel suo ruolo frenetico, sociale, ambizioso, esilarante, stressante, sorprendente e sperimentale come direttore del design del New York Times Magazine.