The Skirt Chronicles n.4

"Fresca, di classe, sorprendente ed emotiva, The Skirt Chronicles è la rivista fondata a Parigi da Sarah de Mavaleix, Sofia Nebiolo e Haydée Touitou.
Dando pari dignità a parola scritta e immagine, questo magazine esplora letteratura, moda, cultura e società.

Dimensioni: 15x22 cm
Numero di pagine: 176
Copertina: morbida
Lingua inglese

VOLUME IV
Al terzo anniversario, una rivista nata senza regole ed etichette ha iniziato a fars qualche paletto presentando in questo numero una sezione racconti, interviste, una sezione di bellezza, una colonna dedicata all'oroscopo, alcune ricette, ma anche illustrazioni, ritratti di famiglia,  indirizzi e Flipskirt. Al di là di questi punti fondamentali, questo numero ti invita anche a giocare a "solitario" online, a bere qualcosa con la schiuma, a fare una videochiamata, a raccogliere dalie e a scoprire qual è il vostro feticcio. 

Foto cover di Tim Elkaïm

Piccoli stralci presi dalla pagine di questo numero:
- Il fotoreporter Dafydd Jones intervistato da Christopher Niquet:
“La copertura del partito faceva parte dell'identità della rivista. Dopo il primo anno, ero preoccupato perché la rivista non usava un gran numero di foto, ma raramente ne perdeva una davvero buona. A poco a poco la sezione del partito stava cambiando. Mi ha chiamato dopo un anno, mi ha detto quanto fosse contenta e mi ha dato un aumento. Ciò che mi ha fatto andare avanti è stato vedere che era un lavoro interessante. Molto spesso inviavo immagini che poi non venivano pubblicate, ma le salvavo. Poi alcuni mesi o anni dopo le rispedivo di nuovo ".

- And Then There Were None, foto e testi di Sofia Nebiolo.
Li srotolarono, a due a due, sincronizzati come nuotatori sul segno del loro istruttore, indossando polo Lacoste verdi abbinate. "E questo è un tappeto urbano", ha spiegato Reza, proprietaria dell'Iran Carpet House, a Shiraz, un'azienda a conduzione familiare da diverse generazioni.

- Flower Power: Louis-Géraud Castor in conversazione con Justin Morin.
“Cerco di essere il primo ad aprire il mercato, proprio come facevo come commerciante d'arte a Drouot. A volte ci sono solo alcuni steli di ciascuna varietà nell'intero mercato. Scelgo personalmente ogni fiore, ogni eucalipto e preferisco sempre ciò che è di stagione e ciò che cresce nella nostra regione qui a Parigi".